Giovanni Macchia
a cura di Daniela Bonanni
La biblioteca e l’archivio di Giovanni Macchia (1912-2001) sono stati acquisiti dalla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma nel 2003.
La raccolta di circa trentacinquemila volumi riflette interessi culturali vastissimi che dalla letteratura francese, di cui Macchia fu professore a Pisa e a Roma, spazia ad altre letterature europee, alla storia dell’arte, del teatro e della musica, in un esercizio critico interdisciplinare che ha rivoluzionato lo studio e la ricezione dei grandi classici del canone francese.
La biblioteca Macchia porta le tracce del suo lavoro sui testi e comprende una preziosa collezione di libri a stampa antichi con alcune edizioni rare. L’archivio raccoglie 1906 documenti: taccuini di appunti, bozze e ipotesi di lavoro, dattiloscritti con note e postille, lezioni manoscritte dei corsi universitari, estratti delle pubblicazioni di colleghi e studiosi, materiale fotografico, lettere professionali e private che pongono Macchia al centro di una rete culturale europea (tra i numerosi corrispondenti compaiono: Eugenio Montale, Mario Praz, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Strehler, Jean Starobinski).
Lavoro svolto presso il Fondo Giovanni Macchia ai fini del progetto di ricerca: Giovanni Macchia lettore di Proust
Lo spoglio per la consistenza d’archivio del fondo Giovanni Macchia ha permesso di selezionare e organizzare il materiale relativo agli scritti su Proust: fogli di lavoro, bozze, quaderni di appunti, dattiloscritti con correzioni e postille sono stati collocati all’interno di tre faldoni corredati da altrettante etichette che riportano i seguenti titoli:
- Giovanni Macchia: materiale su Proust (I)
- Giovanni Macchia: materiale su Proust (II)
- Giovanni Macchia: materiale su Proust (Estratti).
In ciascun faldone il materiale è stato ordinato in fascicoli, ognuno dei quali è fornito di un titolo e dell’inventario del suo contenuto.
Ogni unità documentaria è dotata di una descrizione che si articola in: unità; consistenza; data; titolo; descrizione e note.
Di seguito l’elenco, in sintesi, dei documenti:
- 7 Quaderni
- 31 Dattiloscritti
- 12 Mazzetti di carte di appunti sciolti (manoscritti e dattiloscritti)
L’insieme del materiale, organizzato e descritto, permette di ricostruire il laboratorio critico di Giovanni Macchia, il suo metodo di lettura e di scrittura, la stratificazione delle sue opere e l’itinerario del suo percorso di ricerca.
Bibliografia delle opere di Giovanni Macchia
Baudelaire critico, Sansoni, Firenze, 1939.
Scheda: Tesi di laurea discussa nel 1934, rielaborata e ampliata da un apparato di note. Espone i principi del Baudelaire teorico dell’arte e individua il legame tra la produzione critica e la poesia baudelairiana.
Il Cortegiano francese, Parenti, Firenze, 1943.
Scheda: Studi su Berni, Straparola, La Rochefoucauld, Laclos, Stendhal, Baudelaire, Laforgue e sulla ricezione del Cortegiano in Francia.
Baudelaire e la poetica della malinconia, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1946.
Scheda: I progetti baudelairiani sono interpretati come «fantasmi dell’opera», come segnali di incompiuto, che il critico definisce come «malinconia», nel senso di imperfetto. Il saggio inaugura una riflessione teorica: Macchia si allontana e supera il pregiudizio di Croce contro la «critica degli scartafacci».
Aspetti anticartesiani della letteratura francese, De Luca, Roma, 1958.
Scheda: Lezione del 26 marzo 1958. Contiene, in germe, tutti i temi che il critico approfondirà nel prossimo volume (Il paradiso della ragione. Studi letterari sulla Francia). Ogni saggio, sebbene autonomo, è collegato dall’idea di anti-razionalità della storia letteraria francese.
Il paradiso della ragione. Studi letterari sulla Francia, Laterza, Bari 1960.
Scheda: Recensito sul «Corriere della sera» da Eugenio Montale, raccoglie gli studi sulla letteratura francese dal Classicismo al Novecento, attraverso una rivisitazione anti-scolastica e anti-tradizionale. Innovando l’immagine storiografica a favore dell’irrazionalità e del disordine, Macchia fornisce un profilo «notturno», secondo la definizione di De Nardis, della storia letteraria francese.
Storia della letteratura francese. I. Dalle origini a Montaigne, Eri, Edizioni Rai, Radiotelevisione Italiana, Torino, 1961.
Scheda: Opera storico-letteraria sulla civiltà francese dalle origini a Montaigne. Il volume inaugura i monumentali manuali italiani di storia della letteratura francese.
I moralisti classici. Da Machiavelli a La Bruyère, Garzanti, Milano, 1961.
Scheda: Raccolta di testi italiani, francesi, spagnoli e inglesi dal Rinascimento al Barocco. Il nucleo del saggio è l’intreccio tra la riflessione dell’uomo nei salotti e la vita politica in cui prende forma l’idea di romanzo moderno.
La scuola dei sentimenti, Salvatore Sciascia, Caltanissetta, Roma, 1963.
Scheda: Nella prima parte del saggio, dedicata al Seicento francese e, in particolare, ai moralisti e al teatro di Racine, Macchia si rivolge a quelli che definisce i «fantasmi dei sentimenti», ovvero ai caratteri psicologici e quindi morali e artistici che hanno costruito l’immagine del Grandsiècle. Gli ultimi capitoli sono, invece, dedicati a Don Giovanni e alla sua interpretazione da parte di Mozart e Da ponte.
Il mito di Parigi. Saggi e motivi francesi, Einaudi, Torino, 1965.
Scheda: Dal Seicento a Robbe-Grillet, per un profilo antiaccademico della letteratura francese. I saggi sugli autori del Novecento, poco conosciuti in Italia, occupano buona parte del volume. Parigi è la città-mito dell’anti-linearità, della contraddizione, è l’emblema di una storia letteraria che non può ridursi alle compostezze geometriche cartesiane.
Vita avventure e morte di Don Giovanni, Laterza, Bari, 1966.
Scheda: Iniziato nei primi anni Cinquanta, lo studio su Don Giovanni ripercorre la leggenda, da Tirso a Molière, da Hoffmann a Byron, Da Musset a Puškin fino alla versione novecentesca di Stravinskij.
La letteratura francese dal tramonto del Medioevo al Classicismo, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano, 1970.
Scheda: Prolungamento del volume del ’61. Opera storico-letteraria, in cui Macchia, secondo Montale «ha seguito il giusto metodo monografico; ha disegnato i suoi ritratti con l’arte che gli conosciamo e ha corredato il libro di un’imponente bibliografia».
I fantasmi dell’opera. Idea e forme del mito romantico, Mondadori, Milano, 1971.
Scheda: Raccolta di saggi su: Watteau, Balzac, Chateaubriand, Baudelaire. Il volume è corredato dalla premessa a Viaggio in Italia di Montesquieu.
La caduta della luna, Mondadori, Milano, 1973.
Scheda: Raccolta di saggi su autori italiani e francesi, da Tasso a Roussel. La seconda parte del saggio è tutta dedicata agli studi su Pirandello.
La letteratura francese: Dall’Illuminismo al Romanticismo, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano, 1974.
Scheda: Opera storico-letteraria, tomo III, con la collaborazione di Luigi De Nardis e Massimo Colesanti. Sono di Macchia i capitoli su: Crébillonsfils, Saint-Simon, Laclos e La crisi della ragione e la poesia alla fine del secolo.
Il silenzio di Molière, Mondadori, Milano, 1975.
Scheda: Indagine sulla tradizione della Commedia dell’arte e su Scaramuccia: comico in grado di dire la verità, anche attraverso il silenzio. La seconda parte del saggio è, invece, dedicata alle origini della scena più scandalosa del Dom Juan. Accanto a questi studi già pubblicati, l’edizione accoglie uno degli scritti più fortunati di Macchia: Un personaggio non realizzato. Colloquio immaginario con la figlia di Molière.
Baudelaire, Rizzoli, Milano, 1975.
Scheda: Raccolta dei saggi su Baudelaire, (Baudelaire e la poetica della malinconia e Nel magma dei progetti) ad eccezione di Baudelaire critico.
Vita avventure e morte di Don Giovanni, Einaudi, Torino, 1978.
Scheda: II edizione, con aggiunte e modifiche. Iniziato nei primi anni Cinquanta, in questo studio su Don Giovanni, Macchia ripercorre la leggenda, da Tirso a Molière, da Hoffmann a Byron, Da Musset a Puškin fino alla versione novecentesca di Stravinskij.
I moralisti classici, Garzanti, Milano, 1978.
Scheda: Nuova edizione accresciuta: raccolta di testi italiani, francesi, spagnoli e inglesi dal Rinascimento al Barocco. Il nucleo del saggio è l’intreccio tra la riflessione dell’uomo nei salotti e la vita politica in cui prende forma l’idea di romanzo moderno.
Il principe di Palagonia. Mostri, sogni, prodigi nella metamorfosi di un personaggio, Mondadori, Milano, 1978.
Scheda: Creazione di un personaggio, apparentemente marginale, Ferdinando Francesco II Gravina Cruylas e Alliata che si batte contro il dominio dei «lumi» del tempo, nella sua roccaforte, la villa dei mostri. Testo di ritratto critico, ma anche di finzione, viene portato alle scene, come il colloquio con la figlia di Molière.
L’angelo della notte, Rizzoli, Milano, 1979.
Scheda: Raccolta di studi proustiani: dagli scritti giovanili, alla corrispondenza, alla Recherche, Macchia si dedica a due questioni fondamentali: la malattia come principio di creazione artistica e il rapporto tra autore e Narratore.
Pirandello o la stanza della tortura, Mondadori, Milano, 1981.
Scheda: Raccolta di saggi su Pirandello.
Il mito di Parigi. Saggi e motivi francesi, Einaudi, Torino, 1981.
Scheda: Nuova edizione. Dal Seicento a Robbe-Grillet, per un profilo antiaccademico della storia della letteratura francese. Parigi è la città-mito dell’anti-linearità, della contraddizione, è l’emblema di una storia letteraria che non può ridursi alle compostezze geometriche cartesiane.
Saggi italiani, Mondadori, Milano, 1983.
Scheda: Raccolta di studi su: Berni, Straparola, i moralisti, Galiani, Manzoni, Tasso, Leopardi, la poesia del Novecento, Montale, Tomasi di Lampedusa e Barilli.
Le rovine di Parigi, Mondadori, Milano, 1985, riedizione 1988.
Scheda: Ultimo volume della trilogia dedicata alla letteratura francese (insieme a Il paradiso della ragione e Il mito di Parigi). La città dei lumi si trasforma in Pompei. Partendo dal volume incompiuto di Walter Benjamin, il Passagen-Werk, Macchia ricerca quelle allegorie di distruzione nella poesia e nella prosa di: Mercier, Vigny, Baudelaire, Proust e di altre figure ritratte nella seconda parte del saggio, tra cui: Montaigne, Sade, George Sand.
La letteratura francese dal Medioevo al Settecento, Mondadori, Milano, I Meridiani, 1987.
Scheda: Manuale di storia della letteratura francese dal Medioevo al Settecento.
La letteratura francese dal Romanticismo al Simbolismo, Accademia, Milano, 1987, riedizioni BUR, Milano, 1992 e 1995.
Scheda: Manuale di storia della letteratura francese dal Romanticismo al Simbolismo, redatto con la collaborazione di M. Colesanti, E. Guaraldo, G. Marchi, G. Rubino e G. Violato.
La letteratura francese. Il Novecento, Accademia, Milano, 1987, riedizioni BUR, Milano, 1992 e 1995.
Scheda: Manuale di storia della letteratura francese del Novecento, redatto con la collaborazione di M. Colesanti, E. Guaraldo, G. Marchi, G. Rubino e G. Violato.
Gli anni dell’attesa, Adelphi, Milano, 1987.
Scheda: Scritto autobiografico sugli anni della formazione: Ricordo della mia terra. Ricostruzione dell’ambiente culturale e letterario della Roma degli anni Venti: La vecchia Sapienza e il vento d’oltralpe. Ritratti di maestri, amici e colleghi: La generazione della «Cultura».
Baudelaire critico, Rizzoli, Milano, 1988.
Scheda: Nuova edizione. Raccolta degli studi baudelairiani, corredata dalla Breve avvertenza dell’autore e dalla Premessa di Gianfranco Contini.
Elogio della luce. Incontri fra le arti, Adelphi, Milano, 1990.
Scheda: L’edizione illustrata raccoglie saggi di letteratura, pittura, teatro, fotografia e musica (per citare alcuni esempi: Montesquieu: l’Oriente e l’Occidente, L’isola di Watteau, La tragedia vista in uno specchio, Il fotografo di Baudelaire, Gide legge Chopin). Macchia confessa che in queste pagine ha trasposto la sua inquietudine: le varie forme d’arte si incontrano attraverso corrispondenze e dissonanze. Il volto che assumono è diverso da quello canonico, capriccioso e irregolare. Un volto notturno che mira alla luce.
Vita avventure e morte di Don Giovanni, Adelphi, Milano, 1991.
Scheda: Nuova edizione.Iniziato nei primi anni Cinquanta, in questo studio su Don Giovanni, Macchia ripercorre la leggenda, da Tirso a Molière, da Hoffmann a Byron, Da Musset a Puškin fino alla versione novecentesca di Stravinskij.
Tra Don Giovanni e Don Rodrigo, Scenari secenteschi, Adelphi, Milano, 1989.
Scheda: Nuova edizione. Raccolta di saggi su: Mazzarino, il cardinale di Retz e Gracián. Prolungamento delle ricerche sul Seicento e sul Barocco francese e italiano.
Proust e dintorni, Mondadori, Milano, 1989.
Scheda: Raccolta di saggi su Proust: dai suoi maestri, France e Ruskin, all’analisi dell’Esquisse su Parsifal. La seconda parte del volume è dedicata alla ricezione di Proust in Italia.
Baudelaire e la poetica della malinconia, Rizzoli, Milano, 1992.
Scheda: Nuova edizione.Studio biobibliografico su Baudelaire. Macchia espone la sua teoria sui progetti baudelairiani, interpretati come «fantasmi dell’opera», come segnali di incompiuto, di imperfetto, di «malinconia».
Il teatro delle passioni, Adelphi, Milano, 1993.
Scheda: Raccolta di vari scritti, preceduta dal saggio autobiografico Frammenti di un’autobiografia letteraria. Il volume rappresenta una delle più preziose testimonianze di Macchia scrittore, studioso e critico: se l’indice tematico raccoglie le grandi questioni alle quali si è dedicato Macchia nel corso dei suoi studi, il saggio introduttivo, prolungamento de Gli anni dell’attesa, è un’autentica biografia letteraria, in cui Macchia, interrogato da se stesso, esprime il suo rapporto con la letteratura.
Manzoni e la via del romanzo, Adelphi, Milano, 1994.
Scheda: Studio su Manzoni e sulle origini del romanzo italiano. Il saggio sarà tradotto e inserito come prefazione a una nuova traduzione francese dei Promessi sposi.
Il naufragio della speranza. La letteratura francese dall’Illuminismo all’età romantica, Mondadori, Milano, 1994.
Scheda: Con la prefazione di Italo Calvino, il saggio raccoglie gli studi storico-letterari francesi dall’Illuminismo al Romanticismo.
La caduta della luna, Mondadori, Milano, 1995.
Scheda: Nuova edizione. Raccolta di saggi su autori italiani e francesi, da Tasso a Roussel. La seconda parte del saggio è tutta dedicata agli studi su Pirandello.
Il mito di Parigi, Einaudi, Torino, 1995.
Scheda: Nuova edizione. Dal Seicento a Robbe-Grillet, per un profilo antiaccademico della storia della letteratura francese. Parigi è la città-mito dell’anti-linearità, della contraddizione, è l’emblema di una storia letteraria che non può ridursi alle compostezze geometriche cartesiane.
Ritratti, personaggi, fantasmi, Mondadori, Milano, 1997.
Scheda: Raccolta dei seguenti saggi: Gli anni dell’attesa, Il paradiso della ragione, Il mito di Parigi, Vita, avventure e morte di Don Giovanni, Il silenzio di Molière, Scenari secenteschi, Il principe di Palagonia, Baudelaire e la poetica della malinconia, Le rovine di Parigi. Ciascun saggio è corredato dall’introduzione e dalle note a cura di Mariolina Bongiovanni Bertini. Autrice della premessa Per un profilo di Giovanni Macchia e della Cronologia. La Bibliografia, che conclude, il volume è a cura di Giovanni Marchi.
Tutti gli scritti su Proust, Einaudi, Torino, 1997.
Scheda: Raccolta dei saggi su Proust (L’angelo della notte e Proust e dintorni) accresciuta dalla sezione Allegati che include tre articoli pubblicati sul «Corriere della sera» sotto il titolo Il romanzo di Albertine.
La stanza delle passioni: dialoghi sulla letteratura francese e italiana, Marsilio, Venezia, 1997.
Scheda: Intervistato da Doriano Fasoli, Macchia racconta la sua biblioteca, il suo mestiere di scrittore, di studioso, di professore e ancora del suo rapporto con la letteratura, la musica e le arti figurative.
Scrittori al tramonto: saggi e frammenti autobiografici, Adelphi, Milano 1999.
Scheda: Nella prima parte del volume vengono raccolti i saggi su amici e colleghi, tra questi Elena Croce, Pietro Paolo Trompeo, segue un saggio su Taine e un’intervista a Macchia di Renzo Tian: un dialogo sul teatro e la letteratura.
Bibliografia della critica su Giovanni Macchia
Massimo Colesanti, Ritratti di critici (L. F. Benedetto, P. P. Trompeo, G. Macchia) Bulzoni, Roma, 1970.
Scheda: Un critico asistematico è il titolo del saggio dedicato a Macchia. Dopo aver inquadrato la critica di Macchia all’interno del panorama accademico romano, con riferimenti a Trompeo e De Lollis, Colesanti descrive il metodoanti-lineare di Macchia, redigendone il profilo di studioso, scrittore e artista. Il volume raccoglie le recensioni di alcuni saggi, tra cui Il paradiso della ragione e La scuola dei sentimenti, insieme ad un antologia di testi.
Luigi de Nardis: L’usignolo e il fantasma. Saggi francesi sulla civiltà letteraria dell’Ottocento, Istituto Editoria Cisalpino, Milano-Varese 1970.
Scheda: Il contributo su Macchia è inserito nella sezione Appendice: Pagine per Maestri e Amici.
Schede per l’itinerario critico di Giovanni Macchia, pagine 230-246. Recensioni dei volumi Il paradiso della ragione, La scuola dei sentimenti e La letteratura francese dal tramonto del Medioevo al Classicismo. De Nardis si concentra sull’immagine di Macchia mediatore della cultura e della letteratura francese in Italia.
Scritti in onore di Giovanni Macchia, Mondadori, Milano, 1983.
Scheda: Preziosissima testimonianza di amici, colleghi e allievi di Macchia, introdotta dalla riproduzione del Ritratto di Giovanni Macchia di Franco Gentilini (1943). Organizzato in due tomi, il volume raccoglie interventi di vari argomenti, dalla letteratura alla musica, dalle arti figurative allo spettacolo: un omaggio agli interessi di Macchia.
Nella sezione «Testimonianze critiche I e II» (pp. 13-71) viene redatto un profilo di Macchia critico, scrittore e maestro. Di seguito l’elenco dei contributi:
- M. Forti, Giovanni Macchia dal saggismo letterario alla narrazione critica.
- C. Laurenzi, Su Macchia.
- C. Marabini, Giovanni Macchia e l’elzeviro.
- L. Petroni, Giovanni Macchia e gli anni di Pisa: ricordi, impressioni, di un suo allievo.
- A. Pizzorusso, Riflessioni sulla critica di Giovanni Macchia.
- W. Binni, La poetica di Baudelaire.
- E. Montale, Giovanni Macchia ritrattista. I francesi.
- E. Cecchi, Il mito di Parigi.
- G. Piovene, Trecento anni visti col cannocchiale.
- A. M. Ripellino, Il critico monta sul battello per Citera.
- M. Praz, Le metamorfosi di un personaggio.
- J. Risset, Allegro con sadismo.
Jacqueline Risset, La letteratura e il suo doppio. Sul metodo critico di Giovanni Macchia, Rizzoli, Milano, 1991.
Scheda: Monografia dedicata al metodo critico di Macchia. Dopo un’introduzione sul senso del «doppio», inteso come dintorno del testo, l’autrice ripercorre l’itinerario del critico a partire dal suo metodo baudelairiano. Ogni opera Macchia è analizzata e relazionata nel contesto della sua pubblicazione. Il saggio rappresenta la più significativa lettura di Macchia critico letterario.
Mariolina Bongiovanni Bertini, Per un profilo di Giovanni Macchia, in Ritratti, personaggi, fantasmi, Mondadori, Milano, 1996.
Scheda: Nel breve saggio introduttivo, Bongiovanni Bertine si focalizza su tre questioni: il rapporto tra poesia e teatro nella critica di Macchia; i titoli, taluni immediati, altri suggestivi, dei saggi; i «fantasmi» di cui Macchia si è occupato, da Don Giovanni alla figlia di Molière fino al principe di Palagonia.
Nota Bene: Per una bibliografia completa delle opere di Macchia dal 1932 al 1982, si veda:
Massimo Colesanti, Bibliografia degli scritti di Giovanni Macchia, in Scritti in onore di Giovanni Macchia, Mondadori, Milano, 1983, vol. II, pp. 679-728.
Per una bibliografia delle opere e della critica di Giovanni Macchia dal 1939 al 1996, si veda: Giovanni Marchi, Bibliografia delle opere e della critica, in Ritratti, personaggi, fantasmi, Mondadori, Milano, 1996, pp. 1792-1827.
Giovanni Macchia, Enciclopedia Treccani